di Redazione Livorno
Giovedì 10 Aprile ricorrerà il 34º anniversario della tragedia del Moby Prince. Il 10 aprile del 1991, infatti, avvenne la collisione tra il traghetto Moby Prince e la petroliera AGIP Abruzzo, a poche miglia al largo del porto di Livorno: un incidente nel quale persero la vita centoquaranta persone tra uomini, donne e bambini, con un unico sopravvissuto, e che rappresenta il più grave disastro marittimo accaduto in Italia in tempo di pace e la più grande strage sul lavoro della marineria italiana.
Riteniamo che l’impegno per la verità e la giustizia non si debba interrompere, come richiedono le famiglie delle vittime e numerose associazioni, perché la dinamica non è stata ancora del tutto ricostruita e non è emersa una chiara responsabilità. Al fine di fare chiarezza sulla vicenda, nelle ultime tre legislature sono state istituite altrettante commissioni di inchiesta parlamentare. L’attuale Commissione sta valorizzando le risultanze già acquisite dalle due Commissioni parlamentari precedenti, come testimonia anche l’audizione del Sindaco Luca Salvetti e dei Capigruppo della Città di Livorno a Montecitorio, e sta cercando di rendere giustizia alle vittime e alle loro famiglie e di fare luce, in maniera definitiva, su una vicenda che ha segnato il nostro territorio da anni.
Parallelamente alla ricerca della verità serve continuare a ricordare le vittime dell’incidente attraverso un luogo dedicato alla memoria, alla conoscenza dei fatti e alla riflessione civica, come da tempo chiedono le famiglie delle vittime e le associazioni.
Come Partito Democratico e Giovani Democratici abbiamo depositato una mozione che prevede la costituzione del Museo della memoria sulla strage del Moby Prince, che rappresenterebbe un atto fondamentale di giustizia e di memoria nei confronti delle vittime e dei loro familiari. Chiediamo di individuare una sede idonea, accessibile e significativa per ospitare il Museo, in grado di accogliere attività espositive, didattiche e di ricerca. Un luogo dove sensibilizzare l’opinione pubblica sulla ricostruzione storica dell’evento, ma sia anche di promozione per la cultura della sicurezza marittima.
Siamo convinti sia necessario che il Comune di Livorno collabori con la Regione Toscana, il Governo, la Provincia di Livorno, le associazioni locali e nazionali, l’Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA), le Università di Pisa e Firenze e altri enti pubblici e privati, in modo da promuovere e sostenere un’iniziativa concreta per realizzare questo spazio di memoria. Creando una sinergia anche con l’“armadio della memoria” istituito presso la biblioteca del Consiglio regionale della Toscana per l’archiviazione di tutti i materiali disponibili sulla strage del Moby Prince nel mare di Livorno, sulla strage ferroviaria di Viareggio e sul naufragio della Costa Concordia.
Crediamo che, come diceva Norberto Bobbio, “il tempo della memoria procede all’inverso di quello reale: tanto più vivi i ricordi che affiorano nella reminiscenza quanto più lontani nel tempo degli eventi”. Non possiamo permetterci che i ricordi siano patrimonio solamente delle generazioni che hanno vissuto quei momenti, ma serve lo diventino anche per le generazioni future. Un Museo sarebbe un altro tassello per continuare questo processo, che già le associazioni stanno portando avanti.
Così il comunicato stampa di Piero Tomei, capogruppo PD Consiglio Comunale Livorno e
Lorenzo Midili, consigliere Comunale PD e responsabile Cultura Federazione PD Livorno.
(10 aprile 2025)
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