La bonifica delle aree delle acciaierie di Piombino si farà, con un investimento aggiuntivo di 41 milioni di euro da parte dello Stato, che – su richiesta della Regione Toscana – si somma ai 47 già a disposizione della Regione per questo fondamentale intervento di tutela ambientale, atteso da molto tempo e già previsto a seguito di concertazione istituzionale nell’Accordo di Programma del 2014 e nel Memorandum del 2018.
La notizia del via libera all’approvazione della variante del progetto per la messa in sicurezza del territorio – attraverso il recupero delle acque di riempimento degli impianti siderurgici, il loro convogliamento verso un impianto di depurazione e il loro successivo reimpiego nei processi industriali – è emersa a seguito della Conferenza dei servizi decisoria che si è tenuta a Roma e che porta a compimento il lungo lavoro fatto dalla Regione per la tutela ambientale della città.
“Nel Memorandum avevamo inserito tra le priorità la bonifica della falda di Piombino, articolata in due interventi, uno da 41 ed uno da 47 milioni di euro. Dunque Invitalia per dare il via ai lavori ci chiedeva un totale di 88 milioni – ha spiegato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – per un intervento importante di risanamento e riqualificazione territoriale che è stato proposto dal Pd, ma approvato in Parlamento all’unanimità, da tutte le forze politiche. Ci sono state difficoltà a reperire tutte le risorse, ma finalmente si è tenuta la Conferenza dei servizi decisoria e l’unico soggetto ad essersi opposto alla realizzazione dell’opera è stato proprio il Comune di Piombino”. “Posso capire, anche se non lo condivido, il portare avanti ad oltranza l’opposizione al rigassificatore – ha concluso il presidente – ma proprio non comprendo come si possa continuare con questa logica da ‘comitato del no’ anche quando si parla della bonifica della falda, un intervento che può solo fare del bene al territorio ed alla comunità”.
“La riqualificazione e messa in sicurezza dell’area di Piombino – ha aggiunto l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – è attesa da tanto, probabilmente troppo, tempo. Finalmente siamo arrivati al termine del percorso, il progetto è stato valutato positivamente da tutte le strutture ministeriali, da Ispra e dall’Arpat. Ora si procederà immediatamente ad attuarlo. Se tutto procede nel migliore dei modi, senza ostacoli, potremmo arrivare a mettere a gara gli interventi già nel prossimo mese di giugno”.
(19 maggio 2023)
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