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Studenti manganellati gratis a Pisa e Firenze, tra i feriti dieci minorenni

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Diciotti feriti (tra cui dieci minorenni) e una carica della Polizia a colpi di manganello per l’ennesima volta in pochissimi giorni in un esercizio sul quale ora si dovrà aspettare qualche battuta sagace del ministro Piantedosi sullo stile di quelle legate all’identificazioni di chi posava fiori in onore di Navalny.

I fatti vanno nella direzione che qualcuno ipotizzava quando è stato varato il decreto anti-rave che conteneva la possibilità che accadesse quello che accade oggi: manganellate a chi manifesta. A chi manifesta di fronte alla Rai, a chi manifesta pro-Palestina, agli studenti di oggi in un crescendo che non può che ricordare come siano volati assai meno manganelli quando i neofascisti di Forza Nuova hanno devastato la sede della CGIL, e lo scriviamo con rispetto per le forze di Polizia che hanno scelto di fare un mestiere scomodo e di proteggere lo Stato, non crediamo con l’intento principale di pestare studenti minorenni.

Sconcerto a Pisa (il video de La7) dove il Rettore dell’Università si è dichiarato sconcertato chiedendo che “le autorità tutelino la dialettica democratica” e dove il sindaco di centrodestra della città si è dichiarato: “Amareggiato come cittadino e genitore”, come politico invece come si sente, orgoglioso? E’ una domanda retorica, non una polemica. La cariche sono partite quando i manifestanti si sono diretti verso il consolato americano. I pisani hanno più culo, diciamo: sono circondati da base americane. Gli studenti hanno raccontato a Repubblica: “Ci hanno chiuso tra due camionette polizia e manganellato”.

Ed è sempre Repubblica  a citare lo spiegone delle Questure che parlano di cortei non autorizzati e di come le forze dell’ordine ne siano venute a conoscenza “solo attraverso i canali social” venendo a mancare dunque “l’interlocuzione con i rappresentanti dei promotori”. Il quotidiano di Maurizio Molinari cita il questore Sebastiano Salvo, spiegando che la carica è stata determinata “da un momento di tensione scaturito da un contatto fisico tra alcuni manifestanti e i poliziotti che impedivano l’accesso alla piazza dei Cavalieri”.

Ill presidente del consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo (Pd) risponde a strett giro: “L’Italia non può essere lo Stato in cui, nel 2024, per fermare degli studenti adolescenti si utilizzano i manganelli e la violenza e non può essere una giustificazione il fatto che quel corteo non fosse stato comunicato o autorizzato”; qualcuno lo dica a Piantedosi e chi sta in parlamento si decida a chiedere spiegazione reali e non esercizi di retorica con battute da bar al seguito come di identificazione non è mai morto nessuno, perché di botte da orbi si muore pure. Lapidaria, tanto per cambiare, la segretaria del PD Schlein: “C’è un clima di repressione” un’intuizione geniale (non se n’era accorto nessuno) e aggiunge “Basta manganellate sugli studenti”, scrivendo su Instagram. “Presentiamo subito un’interrogazione parlamentare al ministro Piantedosi, affinché chiarisca“.

Intanto dieci minorenni sono stati presi a manganellate, e sono tra i diciotto feriti della giornata. La legge italiana protegge i minori come pochi altri stati al mondo. Per dire, mica per provocare.

 

 

(23 febbraio 2024)

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