di G.G.
Solo pochissimi giorni fa si era trovata la nuova straordinaria soluzione per la salvaguardia delle piantine note come habitat dunali di interesse comunitario in formazione con pubblica ammissione di rimozione delle stesse, congelamento in un frigorifero apposito da pescheria vicina, attenzione alla di loro vita e, mesi dopo, ripiantumazione delle stesse in loco con sperpero di denari (sperpero maggiore di € 300 a cranio per il Jova Santone ambientalista de noantri e dalla parte del popolo, non ne vediamo all’orizzonte) per l’organizzazione che ha a cuore solo la vostra felicità.
Poi la soluzione contadinotta, ma alla fine semplicissima e utile a tutti – dopo liti, comunicati stampa, scambio di battute al veleno, sfoggi egopatici di chi si sente investito di una missione a fini ambientalisti (economicamente fruttuosissime) e visite a guisa di sopralluoghi di Forestale, Capitaneria, e anche Municipale – che consisterebbe di volgarissime transenne a difesa dell’habitat dunale di interesse comunitario in formazione con cartello al seguito “area protetta” per chi sappia leggere al di là dei semplici testi del divo in scena nel prossimo fine settimana. Seguirà vertice in prefettura.
Quindi il concerto, la città di Viareggio che raddoppierà la sua popolazione per qualche giorno, quindi il supremo smontaggio e finalmente si potrà ritornare a godere della spiaggia del Muraglione nel post-invasione da cavallette da Commedia dell’Arte che recitano male persino sotto dettatura. Almeno hotel e settore del turismo sorridono. Che è in fondo quel che si voleva.
(28 agosto 2022)
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