
di Daniele Santi #Maiconsalvini twitter@firenzenewsgaia #Toscana
Non dev’essere andata giù la sconfitta bruciante della candidata inesistente alle ultime regionali toscana, così la Lega sta sgomitando in Toscana per avere la visibilità che ritiene essere l’unico modo per andare al potere, essendo i loro programmi inesistenti e mai rispettati.
La denuncia parte da un post su Facebook del Partito Democratico e da un “battutone” attribuito al consigliere leghista di Grosseto, Pasquale Virciglio che avrebbe ironizzato nel seguente modo: “Rosy Bindi commissario in Calabria. Finalmente l’uomo giusto al posto giusto”: noterete il trasudare di sano maschissimo sarcasmo. Politicamente (in)utilissimo.
“Rosy Bindi commissario in Calabria.Finalmente l’uomo giusto al posto giusto”.
Quelle che leggete sono le parole scritte da Pasquale Virciglio, consigliere comunale a Grosseto. Il suo partito? Nemmeno a dirlo, ovviamente è della Lega.Che ridere, vero? Da sbellicarsi dalle risate, queste battutine sessiste da terza media.Solo nell’ultima settimana, il capogruppo della Lega in Provincia di Livorno, tal Lorenzo Gasperini, ha paragonato l’aborto al femminicidio e le donne ai carnefici.Priamo Bocchi, coordinatore di Fratelli d’Italia a Parma, nonché consigliere comunale, ha mostrato la foto di un sedere mentre in Consiglio si discuteva di violenza contro le donne.E adesso questo: le volgarità sessiste di un consigliere comunale della Lega, che ha paragonato Rosy Bindi a un uomo sulla base di ridicoli canoni estetici.
Che miseria, questa destra.
Pubblicato da Satiraptus su Sabato 28 novembre 2020
L’ennesimo esempio di qualità politica e di attenzione ai problemi seri da parte della Lega di Salvini arriva dopo una settimana, quella appena passata, nella quale gli esponenti leghisti non ci hanno risparmiato nulla: dal giovin virgulto discriminato perché eterosessuale, dal leghista Gasperini che paragonava il femminicidio all’aborto, all’istituzione della giornata festiva per gli eterosessuali, a Salvini che va alla guerra con Lilli Gruber, al Sostegni che va ai domiciliari.
Se quelli citati sono fatti, il battutone [sic] contro Rosy Bindi – a profondo sfondo sessista, maschilista e omofobo – è stato invece elargito in tutta la sua stupidità senza fine a titolo gratuito. Per via di quell’antica abitudine di instillare l’odio e l’intolleranza una goccia al giorno, così da non perdere l’abitudine e per non rischiare che il processo di assuefazione – intorpidimento – si interrompa.
(28 novembre 2020)
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