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Al Teatro di Rifredi, Emma Dante e il suo “Misericordia” 

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di Redazione Spettacolo

In attesa che diventi un film e dopo il grande successo riscosso a ottobre 2021, giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 marzo 2022 torna a grande richiesta al Teatro di Rifredi (via Vittorio Emanuele II 303) “Misericordia”, lo spettacolo scritto e diretto da Emma Dante, la celebre regista teatrale, lirica e cinematografica celebrata all’ultimo Festival di Avignone. Anna, Nuzza e Bettina vivono in un monolocale lercio e miserevole, lavorando a maglia durante il giorno e prostituendosi la notte. Con loro c’è Arturo, figlio di madre morta: il suo uomo l’ha ammazzata di botte, e lui è nato prematuro e disgraziato. In un mondo feroce che le condanna a un domani senza speranza, le tre donne sono però ancora capaci d’amore, fino all’estremo sacrificio che renderà Arturo, il pezzo di legno, un bambino vero (info e prenotazioni: 055/422.03.61 – www.toscanateatro.it).

Piccolo grande capolavoro dell’artista palermitana lo spettacolo, in tournée ininterrottamente da un anno in tutta Europa, è stato salutato dalla critica con recensioni entusiaste. “Un inno alla vita”, “un’ode intima alla donna”, “Misericordia” è “denso doloroso straziante ma anche vitalissimo”. In scena tre straordinarie attrici: Ilaria Carroccio, Leonarda Saffi e Manuela Lo Sicco, premiata per l’interpretazione di Nuzza con il Premio Ubu come migliore attrice, affiancate da Simone Zambelli, un formidabile giovane danzatore che regala momenti sublimi nell’incarnare la frenesia fisica e la dolcezza di Arturo. Torna il lessico caro alla Dante, il siciliano misto all’italiano tra lirismo e spietatezza, insieme a una recitazione fisica e istintiva e a una scenografia scarna su cui il corpo predomina con balli, colpi, grida, in una ricerca costante di immediatezza comunicativa per rimarcare la brutalità della vita e condannare la violenza sulle donne e su tutti gli innocenti.

Nuzza, Anna e Bettina non sono delle sante, ma tre donne ferine e sospettose che lottano per sopravvivere a una miseria esistenziale che toglie il fiato. E tuttavia ogni conflitto si appiana al cospetto di Arturo, il ragazzino che non sta mai fermo, il picciutteddu ipercinetico. Sua madre si chiamava Lucia, era secca come un’acciuga e teneva sempre accesa una radiolina. La casa era china ‘i musica e Lucia abballava p’i masculi! Soprattutto per un falegname che si presentava tutti i giovedì. L’uomo era proprietario di una segheria dove si fabbricano cassette della frutta, guadagnava bene ma se ne andava in giro con un berretto di lana e i guanti bucati. Lo chiamavano “Geppetto” e alzava le mani. Dalle legnate del padre nasce Arturo e Lucia muore due ore dopo averlo dato alla luce. Allora Anna, Nuzza e Bettina si fanno una promessa: quella di crescerlo come se fosse figlio loro. Per dargli finalmente la possibilità di vivere l’infanzia che ogni bambino merita.

Emma Dante (Palermo, 1967), diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica, ha lavorato in teatro come attrice e poi come regista e drammaturga. Ha fondato a Palermo la compagnia Sud Costa Occidentale, facendo della denuncia sociale il caposaldo delle sue opere ed esplorando il tema della famiglia e dell’emarginazione attraverso una poetica di tensione e follia nella quale non manca una punta di umorismo. I personaggi della Dante lottano per la sopravvivenza in una società retrograda e opprimente, dove le istituzioni tradizionali schiacciano l’individuo. Autrice pluripremiata in Italia e all’estero, capace di riscrivere le regole del teatro per renderlo espressione artistica virata alla sperimentazione, si è fatta apprezzare anche al cinema con l’adattamento del suo primo romanzo, “Via Castellana Bandiera”, e della sua opera teatrale “Le sorelle Macaluso”.

Il Teatro di Rifredi è ormai la casa fiorentina per gli spettacoli di Emma Dante. Dalla stagione 2013/2014 che la vide presente con il suo “La bella Rosaspina addormentata” la collaborazione non si è mai interrotta, ed è continuata con “Operetta burlesca”, “Acqua santa” e per ben due stagioni con “La Scortecata” tratto dai racconti di Giambattista Basile. Ad ottobre 2021 è la volta di “Misericordia”, accolto con tre sold out e standing ovation, che a grande richiesta il Teatro ripropone nel corso di questa seconda parte di stagione.

L’attività del Teatro di Rifredi è realizzata con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Firenze, con il sostegno di Fondazione CR Firenze e Unicoop Firenze e con la collaborazione di Libreria Florida e Hotel Raffaello.

 

(16 marzo 2022)

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