Il caso della cittadinanza onoraria alla relatrice Onu sui territori palestinesi occupati, Francesca Albanese, agita nuovamente il Pd a cavallo degli Appennini. Se, soprattutto dopo le recenti dichiarazioni di Albanese, Bologna rimanda la discussione sulla revoca della cittadinanza onoraria il Comune di Firenze esclude definitivamente la concessione del riconoscimento.
La questione è potente. Entra nel dibattito persino Romano Prodi: “Perseverare è diabolico, Albanese persevera, il Comune di Bologna non faccia altrettanto”, che se la cava con un battuta, che non è nemmeno una battuta. Sollecitazioni in tal senso sono già giunte anche dall’ex sindaco Virginio Merola e dall’ex governatore Stefano Bonaccini.
A Firenze l’ipotesi della cittadinanza è ormai tramontata dopo che la commissione pace di Palazzo Vecchio ha deciso di rinviare il voto sulla risoluzione (datata luglio) del consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi. Manca un’ampia condivisione. Il Pd è diviso, Avs e M5S a favore, lista Funaro e Italia viva contrari. Se la prendono col testo in discussione, ma ci si crede poco soprattutto dopo che la Sindaca ha detto con chiarezza: “In questo momento non ci sono le condizioni per la cittadinanza onoraria: non ci sono i numeri in Consiglio comunale (è richiesta una maggioranza qualificata, 25 voti su 36, ndr)”. Qualche giorno fa la Sindaca di Firenze, come ricorda il Corriere, aveva ricordato che Firenze “è una città con una storia importante su segnali di pace, unione e non mi pare che i messaggi inviati da Albanese siano questi“.
Più o meno sulla stessa linea il capogruppo Pd, Luca Milani: “Non percorriamo la strada della divisione e delle tifoserie”.
(4 dicembre 2025)
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