Tredici lustri dopo “Il Vernacoliere” ha detto basta. O meglio, il suo storico fondatore e direttore Mario Cardinali, ha detto basta. Si è stancato. E poi c’è la carta che costa sempre di più e via e via… Ed ecco annunciata la sospensione delle pubblicazioni dell’irriverente giornalaccio di satira dopo il prossimo numero, quello di novembre.
Così diciamo addio, o meglio un arrivederci che fa bene al cuore, al Trojo, a Maicòl e alla tata Luana, e anche a Fava di Lesso e a tutti gli altri che erano testimonianza della geniale irriverenza del Vernacoliere (“Ci voleva un papa pisano” uno dei colpi di genio del giornale ai tempi dell’elezione di Ratzinger – il giornale vinse la causa).
Se ne va una roba irripetibile e se anche dovesse tornare, sappiamo come vanno queste cose, non sarà più la stessa. Arrivederci.
(18 ottobre 2025)
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